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DALL’EMERGENZA AL DOPO

OLTRE QUESTA CRISI

NUOVE OPPORTUNITÀ

(di Marco Mazzi)

Venerdì 20 Marzo 2020

Solo con un approccio creativo avremo nuove basi di crescita

A cura di MARCEL VULPIS*

L’emergenza coronavirus ha generato un forte contraccolpo nel mondo dello sport, ma proprio questo settore industriale è uno dei primi ad aver reagito, nonostante gli stop forzati dei campionati a livello professionistico e dilettantistico. Lo slittamento delle date, il blocco degli allenamenti per gli atleti, l’incertezza soprattutto sui grandi eventi (dal football ai motori, passando per l’atletica e il tennis) ha creato sconcerto tra gli operatori. Ma, a distanza di due settimane dai primi provvedimenti governativi, già si pensa al futuro in un’ottica positiva di progettualità. Uno dei primi grandi eventi ad aver tracciato le linee guida per il futuro è la maratona di Roma (denominata “Acea Run Rome The Marathon”) fissata in calendario per il prossimo 29 marzo. L’esplosione del Covid-19 sull’intero territorio ha portato gli organizzatori a decidere di rinviare di un anno la manifestazione podistica. «Non è stata ufficializzata la data, ma certamente la maratona verrà disputata nel marzo 2021. E’ una scelta obbligata, perché, ancora oggi conosciamo poco di questo virus e la tutela della salute dei runner, oltre che degli appassionati di questa specialità, deve essere al primo posto – ha spiegato a Tuttosport, Enrico Castrucci, presidente di Italia Marathon Club (uno dei partner del raggruppamento temporaneo d’impresa assieme alla capofila Infront Italy, al Corriere dello Sport e ad Atielle Roma, nda) – Con tutti i soggetti coinvolti, a partire da Infront, siamo già al lavoro per la prossima edizione. Ci aspettavamo non meno di 11mila iscritti paganti, ma avremmo raggiunto sicuramente la quota di 15 mila. In attesa del 2021 lavoreremo per un nuovo record (20mila iscritti) e su una diffusione media ancora più significativa. Crediamo di poter intercettare nuovi investitori internazionali. Tra i partner vi è il title Acea, Nissan, Radio105, NamedSport, Vueling, acqua San Benedetto e lo sponsor tecnico Joma».

ALTO PROFILO

Fino al 2018 la kermesse capitolina ha generato un indotto per il territorio (l’area metropolitana di Roma) stimato in 30 milioni di euro. Un contenitore economico-sportivo di alto profilo, su cui ha investito il gruppo Infront (assieme agli altri partner) almeno per i prossimi 4 anni. Gli sponsor di questa edizione hanno già confermato per il 2021 e gli iscritti non pagheranno la nuova quota (confermata per tutti i paganti della rassegna 2020). «Avremo 12 mesi di tempo per lavorare su una

investito il gruppo Infront (assieme agli altri partner) almeno per i prossimi 4 anni. Gli sponsor di questa edizione hanno già confermato per il 2021 e gli iscritti non pagheranno la nuova quota (confermata per tutti i paganti della rassegna 2020). «Avremo 12 mesi di tempo per lavorare su una progettualità ancora più innovativa, come sulla comunicazione, con particolare attenzione ai mercati internazionali. La maratona di Roma è nella top10 degli eventi podistici (con più di 600mila persone lungo il percorso). L’evento capitolino è considerato dai tour operator una manifestazione podistica irrinunciabile e tra le più interessanti sotto il profilo del turismo sportivo. Più in generale, le aziende partner potranno conoscerci meglio e avremo l’opportunità di sfruttare questo tempo per intercettare nuovi stakeholder – ha sottolineato Castrucci». In tempi di crisi diventa fondamentale, per non dire obbligatorio cambiare strategia. E restare fermi si trasforma
in una ulteriore perdita. «Da un lato è necessario limitare i danni per annullamenti di eventi o rapporti contrattuali (in molti casi gli organizzatori, soprattutto di profilo internazionale, si assicurano proprio per tutelarsi da cause di forza maggiore, nda), dall’altro bisogna continuare ad investire.

NUOVA VISIONE

Le crisi vanno viste anche come un opportunità di crescita. Sarebbe infatti un errore restare fermi senza reagire» spiega Marco Mazzi, esperto di sport travel event management. “Praticamente un danno che si sommerebbe a quelli già procurati da questa emergenza sanitaria mondiale. I social media ad esempio sono un ottimo strumento proprio in questa fase per comunicare ottimizzando i tempi, riducendo i costi e riuscendo tra l’altro a restare a contatto con il proprio pubblico di riferimento». La sfida è tenere “ingaggiato” la fan base (bacino di utenza), abituata a frequentare gli spalti di un impianto, anche in assenza della kermesse sportiva. «Ritengo che oggi il trend della festivalizzazione, che rappresenta la coesione tra sport, comunità e territorio, è probabilmente la modalità migliore per generare profitto in un evento sportivo in assenza di supporti economici esterni . E’ altrettanto importante la creazione di una “fan engagement zone” continua. Oltre a ciò si può lavorare, in attesa della nuova edizione dell’evento, sul progetto di un concorso con premi e benefit finali per i fan più coinvolti a livello social» ha concluso Mazzi.

* direttore agenzia Sporteconomy.it

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